giovedì 2 novembre 2006

Scie chimiche e Hollywood

Pubblichiamo un intelligente testo di un amico che mette in luce la pericolosa funzione subliminale di spots e pellicole cinematografiche, in relazione al tema delle scie chimiche.

Qualche tempo fa mi trovai a fare zapping tra un noioso programma e l'altro. La mia attenzione si soffermò sulla pubblicità di una famosissima marca di primi piatti e minestre pronte. La pubblicità riprendeva una ragazza in bici che torna a casa per gustare una buona minestra. Mentre pedala, per un attimo, l'inquadratura riprende una nitida scia chimica. La prima reazione fu di sorridere. Fra me e me, pensavo a come fosse strana la cosa. Pensavo che sicuramente si trattava di una casualità nelle riprese, ma, allo stesso tempo, di un fenomeno talmente frequente da finire anche in una pubblicità.
Poi, facendo poco caso al resto, mi sono imbattuto nella pubblicità di Aldo, Giovanni e Giacomo, promotori di un altrettanto famoso gestore di telefonia mobile. Anche in quel caso, nei trenta secondi pubblicitari, si intravedeva una chiarissima scia chimica. In quel momento, però, non mi venne da sorridere e cominciai a pensare che tutto questo potesse avere un senso. Certo, bisogna essere un po' paranoici e cospirazionisti per vedere il marcio in ogni cosa, ma l'esperienza mi porta a credere che, a pensar male, spesso non si arriva troppo lontani dalla verità. Dopo queste due scoperte pubblicitarie, ho lasciato perdere la TV, anche perché due ore la settimana sono anche troppe: non volevo sollecitare i miei neuroni con così tanto materiale interessante.


Ieri sera invece ho potuto ammirare la maestria dei grafici della Dreamworks nella realizzazione delle più belle scie chimiche mai viste in un film d'animazione. Nel film “La gang del bosco”, infatti, ci sono svariati esempi di come l'industria cinematografica sia alle dipendenze dei signori del controllo di massa. Stavolta le scie chimiche non possono essere una semplice coincidenza durante le riprese di uno spot pubblicitario: sono state, invece, costruite ad arte e create dalla Dreamworks proprio per arricchire il film di queste ormai familiari nuvolette di morte che riempiono i nostri cieli.

La cosa disgustosa è assistere a questi messaggi subliminali in grado di alterare il pensiero delle persone. Vedendo le scie nei film e nelle pubblicità, il cervello incamera l'informazione come normale e naturale. Quello che si vede in TV del resto oggi conta molto di più di quello che si legge o si sente dire in giro. Molte persone agiscono come le pecore, senza porsi nessuna domanda, talvolta vivendo con paraocchi che non permettono di alzare la testa e vedere quello che succede nei nostri poveri cieli. Pian piano, queste scie chimiche stanno diventando una cosa normale: la gente crede siano nuvole particolari, magari dovute all'effetto serra, altri, invece, non si pongono neanche la domanda, liquidando il tutto in pochi secondi come normali scie di condensazione degli aerei.

Io non conosco la verità e non conosco lo scopo finale di questi esperimenti: quello che comprendo è il perché delle scie chimiche. Un popolo controllato, ammalato, ucciso chimicamente è più facilmente gestibile.

Mi piacerebbe vedere il Ministro Pecoraro Scanio parlare in TV delle scie chimiche e spiegare agli Italiani cosa stia succedendo, rassicurali che non c'è da temere in alcun modo per la salute, confortarli che questi magici geroglifici celesti sono soltanto delle semplici figure per far giocare i nostri figli a riconoscere gli animali nelle nuvole... ma credo proprio che non sia così.

Quando crediamo di aver toccato il fondo, c'è sempre qualcuno che ci porta una vanga e ci invita a scavare sempre più in basso.

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